domenica 13 luglio 2008

SVEGLIAAAAAAAAAA!!!

"I miracoli non sono essenziali per la fede, e poi io non ci credo"... Di fronte a un espressione così infelice mi torna alla mente un episodio della vita di Gesù, quando, "per la durezza dei cuori", il Signore non riuscì a compiere miracoli nella sua Nazareth: "nemo propheta in patria"... chissà perchè... Eppure nel Vangelo si dice che "il Signore confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano"... Ma ci pensate? Se Gesù fosse vivo e capace di compiere meraviglie, come da secoli annunciamo agli altri, significa che può disturbarci quando vuole e come vuole, significa che tutte le esigenze del Suo amore sono validissime, ieri come oggi... Uuuuh, che strage di luoghi comuni e di propositi "buonisti"!!! A noi fa comodo un Gesù disegnato sul libretto del catechismo, un Dio incastrabile nella nostra programmazione pastorale, un Signore "regolabile", da statua del Sacro Cuore, che approvi quello che diciamo noi... Niente di più anti-evangelico!!! Se c'è Uno che sta stretto negli schemi, è proprio il buon Dio, così a disagio nelle nostre grettezze da andarsene prima ancora che prendano avvio, così irrequieto di fronte alle nostre "strategie pastorali" da permettere di farci fallire miseramente... Sarà una mia impressione, ma mi pare che troppi cristiani siano diventati, per tante ragioni, come quei Nazaretani: così preoccupati di "aver sott'occhio" l'agire del Signore, da non permettergli di agire liberamente... così sfiduciati da voler salvar con le proprie forze il Regno di Dio... e quante volte ho mancato anch'io in questo!!! Non c'è peggior durezza di chi scambia l'evangelizzazione con il marketing... dello spirito!!! Il Signore non cerca manager, cerca solamente cuori che Lo lascino entrare, senza porre limiti alla Sua misteriosa ma realissima presenza... alzi la mano chi non ha mai visto i segni del Suo passaggio nella propria vita o nella vita di chi ci sta accanto... Sì, dobbiamo ritrovare l'audacia di ripartire da Lui, ma con una marcia in più: il coraggio di non scandalizzarsi di fronte ad un Dio che può operare prodigi ancora oggi, che può spazzar via ogni razionalismo di comodo, che può ancora risuscitare i morti, sì, che può ancora RISUSCITARE I MORTI, quelli del cimitero per intenderci... Siamo chiamati a questo: a lasciar esplodere in noi lo Spirito del Figlio che grida continuamente "Abbà, Papà!" Dove sono i cristiani che chiedono misericordia per il mondo, aiuto per chi lotta, grazie di guarigione e di liberazione per coloro che soffrono, con l'intima convinzione di poter essere esauditi e non solo ascoltati? Ce lo assicura Gesù: chiedete e vi sarà dato!!! Dove sono i cristiani contenti di aver Gesù con sè, un Gesù vivo e non da santino nel portafoglio? Oddio, se penso che tutti abbiamo ricevuto lo Spirito della Pentecoste, e siamo tutti così mosci, forse c'è qualcosa che non va dentro di noi... oooh, torna ad inquietarci il sonno, Signore, torna, e facci cristiani di fuoco, cristiani contenti di essere cristiani, gente che prima di pensare e di parlare, si mette a pregare, gente che prima di lanciarsi nella missione si mette ancora in ginocchio davanti al Tabernacolo con Maria, la madre di Gesù... Amen! Amen!

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