Sarò brutale: ma ho proprio la nettissima impressione che dietro, sotto, dentro la stragrande maggioranza di affermazioni di stampo anti-clericale, anti-cristiano, anti-buonDio, ci sia semplicemente questa regola di vita: la vita è mia e me la gestisco come ne ho voglia io... Per il resto sono tutte parole con cui ci riempiamo la testa - e la riempiamo agli altri - per giustificarci un po' e per far propaganda: più si parla, meno si ascolta la coscienza, e più si è, più ci si sente sicuri e ci si convince che allora non si pensano delle cretinate...
Ma c'è una cosa che non sopporto, non tollero più, e lo dico a fronte dei miei cinque anni di Teologia, 48 esami sostenuti, 3 esami enciclopedici di Storia della Chiesa (antica, medievale, moderna e contemporanea): i luoghi comuni. Quante, quante, quante persone, anche istruite, titolate, si avventurano in critiche, ipercritiche, supercritiche... e non sanno quello che dicono!!! Possibile che l'anti-clericalismo si debba fondare sempre su queste osservazioni storicamente datate e ormai superate (tranne per qualche frangia di storici vetero-risorgimentali che si ispira al buon Mazzini)?
1. L'Inquisizione: "ah sì, la Chiesa ne ha bruciate di streghe, di liberi pensatori, di omosessuali..."
2. Le Crociate: "Quanti Mori avete affettato sponsorizzati dal Papa?"
3. I soldi: "Ah, la Chiesa è ricca e la gente muore di fame..."
4. I pedofili: "Tutti i preti sono sessualmente frustrati... e dei pervertiti... mio nonno mi raccontava che il suo vicino era stato palpeggiato dallo zio monsignore..."
Tutto qui?????? Quante volte toccando certe questioni delicate, che chiamano in causa la propria coscienza, la propria coerenza, la propria fede o incredulità, mi sono sentito rispondere, rinfacciare, aggredire con queste critiche..... siamo abilissimi nel dribblare...
S. Girolamo diceva: "L'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo". Ma bisognerebbe aggiungere: "l'ignoranza della storia è ignoranza della verità". E la storia è fatta di volti, di nomi, di fatti, di pietre, di documenti, di morti. E bisogna prendere in esame tutto. Non fare una cernita preventiva. E' il minimo che si richiede a chi vuole essere intellettualmente onesto.
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