giovedì 10 luglio 2008

IL "ROVETO ARDENTE" (dato che ne parlo spesso...)

Il “Roveto Ardente” è prima di tutto e soprattutto un progetto di Dio, accolto con gratitudine dal Magistero della Chiesa e affidato al Rinnovamento nello Spirito Santo.

Alla base di questo progetto d’amore e di salvezza c’è una Parola biblica: ESODO 3,1-11.

Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: “Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?”. Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: “Mosè, Mosè!”. Rispose: “Eccomi!”. Riprese: “Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!”. E disse: “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe”. Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio. Il Signore disse: “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo paese… Ora và! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!”.

Mosé, ai piedi del Roveto, si scopre chiamato da Dio, viene rinnovato interiormente dal Suo amore (“togliti i sandali!”) e viene inviato, cioè reso strumento di salvezza per i sui fratelli. La stessa cosa accade oggi ai piedi di Gesù Eucaristia: è Lui che ci chiama, è Lui che ci purifica e ci rinnova con il Suo Spirito, è Lui che ci invia, come intercessori ed evangelizzatori.
Giovanni Paolo II, durante la Pentecoste del 2004, ebbe a dire: “Incoraggio l’iniziativa denominata “Roveto Ardente”, promossa dal Rinnovamento nello Spirito. Si tratta di un’adorazione incessante, giorno e notte, davanti al Santissimo Sacramento; un invito ai fedeli a ritornare nel Cenacolo perché, uniti nella contemplazione del Mistero eucaristico, intercedano per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori. Auguro di cuore che questa iniziativa conduca molti a riscoprire i doni dello Spirito, che hanno nella Pentecoste la loro fonte sorgiva.
Questa è la natura di ogni “Roveto”: un tempo di conversione, di guarigione, di liberazione, di consolazione, un tempo di preghiera, dove ci si educa alla contemplazione di Gesù Eucaristia e all’ascolto della Sua Parola, alla lode e all’intercessione per i fratelli. Nella potenza dello Spirito Santo, cioè attraverso l'esercizio e la manifestazione di particolari carismi, come il canto in lingue, la profezia, ecc.

Benedetto XVI ha detto: “Inginocchiarsi davanti all’Eucaristia è professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. Noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti a Dio, davanti al Santissimo Sacramento, perché in esso sappiamo e crediamo essere presente l’unico vero Dio, che ha creato il mondo e lo ha tanto amato da dare il suo Figlio unigenito (cfr Gv 3,16). Ci prostriamo dinanzi a un Dio che per primo si è chinato verso l’uomo, come Buon Samaritano, per soccorrerlo e ridargli vita, e si è inginocchiato davanti a noi per lavare i nostri piedi sporchi. Adorare il Corpo di Cristo vuol dire credere che lì, in quel pezzo di pane, c’è realmente Cristo, che dà vero senso alla vita, all’immenso universo come alla più piccola creatura, all’intera storia umana come alla più breve esistenza. L’adorazione è preghiera che prolunga la celebrazione e la comunione eucaristica e in cui l’anima continua a nutrirsi: si nutre di amore, di verità, di pace; si nutre di speranza, perché Colui al quale ci prostriamo non ci giudica, non ci schiaccia, ma ci libera e ci trasforma. Ecco perché radunarci, camminare, adorare ci riempie di gioia. Facendo nostro l’atteggiamento adorante di Maria, preghiamo per noi e per tutti; preghiamo per ogni persona, perché possa conoscere Te, o Padre, e Colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo. E così avere la vita in abbondanza. Amen

PROSSIMO "ROVETO ARDENTE", sabato 19 luglio, a S. Giovanni in Croce (CR), presso la Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Battista, a partire dalla ore 21.

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