“(…) Ancora una cosa emerge: per operare le Sue trasfigurazioni, Dio si serve anche delle lacune psicologiche, delle ferite affettive. Egli le trasforma in altrettante grazie di purificazioni passive e attive. È stato così per santa Teresa del Bambino Gesù. Attualmente si può parlare di una vera santità dei derelitti. Una santità che non ha niente a che vedere con la perfezione morale. Penso a quegli esseri profondamente perturbati che, nella loro fragilità, si lasciano semplicemente amare e guarire da questo amore, ma conservando fino alla fine le stigmate umilianti delle loro ferite.”
(Daniel-Ange, I SANTI DEL 2000, Editrice Sion)
(Daniel-Ange, I SANTI DEL 2000, Editrice Sion)
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