lunedì 7 luglio 2008

PENSIERINO DEL GIORNO

Dio Padre vuole essere realmente padre, un papà presente nella vita di ogni figlio, un padre che segue con attenzione la vita del figlio, che gioisce delle sue gioie, che si preoccupa seriamente se il figlio percorre una via non buona, che fa di tutto per “salvare” il proprio figlio, per “preservarlo” dal male e dalla sofferenza, e che permette solo la sofferenza inevitabile. Il Padre vuole essere accolto così, creduto così. Lo Spirito ci immerge nel Cuore del Figlio per godere dell’abbraccio del Padre, per godere dello splendore del Suo Volto luminoso e sorridente, dei Suoi occhi pieni di cielo. Lo Spirito del Figlio chiama, invoca, supplica, loda il nome del Padre: “Abbà, Papà!”. E in questa intimità così reale e quotidiana, in cui il Padre annienta la propria divinità ai piedi di una creatura eletta per puro amore, l’uomo può riposare sul cuore di un Padre che è il più tenero, presente e forte di tutti i padri della terra. Noi siamo il Figlio! Il Figlio immerso, uno con il Cuore del Padre! Uno nello Spirito Santo, nel Fuoco immenso, divino dell’amore. La Trinità, tutta la Trinità è realmente “a portata di mano”, così vicina, intima, misteriosamente, familiarmente partecipe della nostra vita quotidiana. E Dio cerca questa intimità, questa famigliarità.

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